Siamo abituati a sentire il dolore degli altri, e di noi stessi, attraverso le modificazioni dell’ espressione e della mimica, e i cambiamenti interni come l’agitazione , la tachicardia, gli spasmi.
Il dolore ha un substrato anatomico, strutturale, che interessa tutto il corpo e quindi anche il sistema nervoso. C’è un modo di vedere il dolore nelle strutture nervose, ed è davvero il dolore o soltanto un suo surrogato, comunque incredibilmente suggestivo ed affascinante?
La percezione del dolore coinvolge molteplici aree cerebrali, che spesso lavorano insieme in network funzionali. Nel libro Neuroimaging of Pain, un intero capitolo , attraverso la diagnostica per immagini del cervello, illustra la organizzazione anatomica dei compartimenti cerebrali, e la descrizione dei percorsi sensoriali coinvolti nella percezione del dolore.
Da Pfizer for professionals, dove è possibile consultare il testo intero del volume (> clicca sulla copertina)