Mission

PeopleAndNeuroscience racconta un viaggio nelle Neuroscienze, il mio personale,


Il racconto avviene attraverso diverse rubriche come le NEWS e altre strettamente correlate, a queste come la BIBLIOTECA, gli EVENTi, la rubrica ARTE/SPETTACOLI, e avviene anche attraverso alcuni racconti più personali ad esempio nel BLOG.


Sono per lo più mini-review o brevi racconti, come in un diario.  


Per cui il benevolo lettore sarà più interessato al legame tra le varie pagine, al senso personale di questo viaggio, mentre non troverà quella quantità di informazioni che affolla altri siti di neuroscienze, che cercano di descrivere la marea montante delle nuove conoscenze , senza preoccuparsi se il lettore sia o meno un ottimo nuotatore in grado di affrontare l’ oceano.


Grandi piazze affollate, megalopoli, schermi giganti che cambiano immagine ogni secondo, ma in viaggio è spesso una persona singola, che costruisce il suo viaggio sulle cose e con le persone più significative che incontra e conosce , a cui si affeziona e con cui vive ogni giorno.


Non si scrive il diario solo per raccontare agli altri, a chi non c’era o non ha visto. Più spesso si scrive per raccontare a sé stessi, oppure a coloro che hanno condiviso con noi qualcosa,  un viaggio, un sentimento, un’idea. D’altra parte il diario è anche un viaggio dentro noi stessi , ripensando a ciò che si vissuto, intuito, sentito , visto , sofferto . E’ un esercizio di memoria. E come la memoria, assomiglia più a una reverie, al proseguire  il viaggio dentro di noi come in un sogno, a reimmaginarlo, piuttosto che a mettere insieme una rigida cronologia


Ma se il diario è il metodo, le neuroscienze sono il tema.  


Anche se le parole sono volubili, in PeopleAndNeuroscience si cercherà di distinguere per comodità tra neuroscienze e neurobiologia del sistema nervoso. Sono due mondi talmente interconnessi da essere indispensabili l’ uno all’ altro. Ma non sono la stessa cosa. La differenza è la prospettiva, il punto in cui si mette l’ osservatore. Le neuroscenze stanno alla neurobiologia come il punto di vista dello scalatore che ha già raggiunto la cima del monte e coglie con uno sguardo sorpreso l’ ampio orizzonte sta alla fatica dello stesso, nelle ore precedenti mentre scalava il monte.


L’ oggetto principale della neurobiologia, il suo scenario è la cellula nervosa, come è costruita , come funziona , come si connette nei network di cellule , e come questi network di cellule si connettono nelle interazioni con le cellule nervose di altri organismi.


Le neuroscienze non si occupano solo dell’ organo, del sistema nervoso , ma anche delle sfide che questo si trova a affrontare ogni giorno, nella vita reale di ognuno di noi, nei vari contesti in cui ci muoviamo. L’ oggetto delle neuroscienze sono le persone e le loro relazioni. Le neuroscienze comprendono e implementano, nel mondo reale,  le conoscenze svelate dalla neurobiologia del sistema nervoso. Così oggetto delle neuroscienze sono i sentimenti, i ricordi , le azioni e le avventure di ognuno di noi, di ogni giorno. L’ amore e l’ odio, la gelosia e l’ invidia, l’ invenzione del futuro, il potere, la sessualità , l’ educazione dei figli, il lutto e la perdita, la curiosità e il disgusto, la politica e l’ economia, la creazione artistica, il bene e il male.


Le convinzioni che ognuno di noi si fa nella vita sono di interesse per le neuroscienze. Alcune certezze potrebbero non essere più tali se solo ci fermassimo un attimo a pensare, ad esempio alla più radicata del nostre certezze, quella che il sole sorgerà domani. Nessuno ne dubita ed è bene che sia così , perchè pensando in questa maniera c’è una elevatissima probabilità che ci azzecchiamo e quindi che il nostro piano per l’ indomani vada in porto. Eppure, come è stato detto da una persona che cercava di essere rigorosamente logico nel suo pensare, che il sole sorga domani è una semplice ipotesi. Sicuramente questo soggetto non era un tipo molto pratico (1)


Le neuroscienze sono un crogiolo, un incrocio tra tanti saperi e tante ricerche, che cercano di capire come il sistema nervoso interviene nella vita reale. Si tratta di uno scenario, se così si può dire che nasce dal confronto di tanti saperi, di tanti punti di vista, di tante discipline, e che fa cadere molte barriere tra saperi “umanistici” e “scientifici”. Molti punti di vista ci fanno vedere un oggetto vivido, a molte dimensioni, nello spazio e nel tempo, in molti contesti, con significati diversi.  E’ una conoscenza che può aprire la mente.  E’ il moltiplicarsi dell’ effetto stereoscopico; la nostra conoscenza delle cose invece di essere bidimensionale, appiattita sulla carta di una presa di posizione ideologica , e spesso preconcetta,  diventa a 4 -6 - 10 dimensioni,  come un oggetto che riesci con grande piacere a vedere in tutte le sue sfaccettature, anche se qualche volta  ti può sembrare di avere una vertigine e di entrare in un labirinto.


Ma tornando al diario, è bello pensare che il diario di un viaggio  racconta come abbiamo vissuto quel viaggio,  e come, anche grazie al nostro diario e al lavoro della nostra memoria, quel viaggio non finirà con l’ arrivo alla meta e nemmeno con il ritorno a casa, ma continuerà anche dopo, nel nostro reimmaginarlo

 

1) Ludwig J. J. Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, 1921